sabato 3 dicembre 2011

Il maledetto brillare delle stelle di cartapesta

Cane,
respiro infruttuoso d'orgiastico piacere di rovi
massiva sostenuta visione d'Altro in circonflesso corroborato
calmo, commiato di stelle in cartapesta,
trionfo in graffiti rupestri


Poeta,
pffffffffffff
vago orditore di trame,
feticci in parole rubate ai grandi,
come bambino picchietto pianoforti d'eroi con mani d'assolata ignoranza,
estinzione in posa ignobile
personaggi in sequela di decadente commistione
gaudente perfezione
osservata in versi;


D'un pezzo
monolite 
ti vogliono


D'un pezzo,
cavaliere di speranze asciutte
madido di convinzioni in grantico frumento 
fermento d'angeli - putti pagani;


Beltade 
costeggiata, rimirata lì appresso
con il vitreo fluire d'arabeschi decotti


Beltade
avviluppato bianco in sorde pergamene
gramofoni stanchi d'incanto perduto


Cenere in balocchi di disio 
Mustacchi ondosi su volti canuti 
poesie su scorze marmoree di cinici errabondi


Gozzoviglie in ghirlande


Un cane, 
bianco del suo splendore in paccottiglia 
versata 
orinata
su un vivrebbe tetro di luminescente futuro 


Gracchiano corvi lucenti
fischiano strade vermentine 
serpeggia dubbio imbelle


Cambio per compiacere il mio Io


Sublimare il discreto odio per Non Io e i suoi nembi 

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