venerdì 30 dicembre 2011

Non chiedermi com'è essere ...

Non chiedermi com'è il cielo,
il grande specchio
riverbero eterno d'ansia
pel volo di fenici in anime.

Non chiedermi com'è il fuoco
il grande oceano di lapilli di passione,
parvula ballerina ondeggiante
s'un cerino madido, di speranze.

Non chiedermi com'è la poesia,
la grande madre assassina,
delicato cappio di vitreo ansimare
glorioso Respiro, Zefiro di fiele.

Non chiedermi come sono le parole
esse non carpiscono il profondo
segreto del tuo, del mio, Io
lo avvicinano
soltanto.

Non chiedermi come, chi, io sia,
mi rispecchio nel librarsi d'onde di quel riverbero,
ardo in quella danza all'ombra d'una fioca luce di stearica,
ansimo di libertà in quello Zefiro,
disegno parole in quel distaccato tentativo
d'avvicinarmi.

Nessun commento:

Posta un commento