giovedì 20 ottobre 2011

La Babilonia delle sete squadrate: la donna di fede presso il parfumier

E' una città che Io
ho voluto borbottante
dall'aurora cinerea,
dal meriggiare d'un vermiglio rutilante
disperatamente aggrappato
a quell'anfiteatro di nubi


Da palazzi
a volte
mostri quieti,
altre
angeli della Morte
appaiono figure umane


esse suscitano
la mia attenzione
fugace,
collera d'attimo in pupille,
mentre li smiccio
dal rapido fluire della corrente
fiumana
ch'attira me ed il mio destriero
verso le pareti di mostro


L'una d'un pomeriggio,
assieme alba e zenit
per quell'alcova
di tempo
ove affastelli
pensieri di celata luminescenza,


Scorgo un odore di spezie di petrolio
ficcante, aggressivo
abbaia alle mie narici,
quand'ecco che rotolata la vista in
quell'otre di sensazioni olfattive
m'avvedo della presenza d'una donna di fede


La sposa di Issah
osserva con attenzione
della cipria in terra d'Oriente


Circospetta sembra rifuggire
il guardo dell'altri astanti,
come dovesse mondare un peccato
come se avesse commesso un errore
come se quel gesto incrinasse la convinzione
della Sua grande scelta


Non so se la maldicenza
enorme e stentorea di quelle menti
possa esser dissimulata dal velo setoso delle loro palpebre.


Ignoro se
tanto sgomento
stia nella vicinanza,
logistica quanto flosofica,
alla monaca di manzoniana memoria


nazione di vouyeurs
ricolmi di pruderie
sordi a melensi chançonniers
barcollano casti
in abiti d'assassini


Tuttavia è un cameo
che suscita riflessione
richiede approfondimento,


Per solinghi istanti
ho osato
cavalcare il Tornando
di quel qualunquismo populista,
che rieccheggia con forza
in queste lune,
moralismo riscoperto
sotto i morsi
d'una crisi economica
osservata col distacco d'un museo noioso


Quand'oso speculare,
sulla donna di fede ch'impugna la cipria,
sciacquandomi la bocca con la decadenza dei costumi
e l'imperante strapotere dell'Imago
rabbrividisco:
mai argomentazione fu più dozzinale.


Forse il sol pormi il tema
è indice del mio esser ancor partigiano
dalla vision di prisma inefficace


Ma di lì son mosso
da Pirandelliana percezione del contrario
un'iniziale ironia
lascia il passo ad una piccata melanconia,
la società agisce
trasferisce e stimola l'intelletto
ind'anche l'ideale della beltade profana
fornisce addentellati
per la divina scalata


La donna di fede
è figlia del suo tempo passato
ama con tutta se stessa il proprio sposo
offrendo lui la sua bellezza


La donna di fede
è madre del suo tempo futuro
chi non puote levar gli occhi a contemplare
il finito spettacolo immortale del cielo
lo vedrà sul suo volto
puro d'anima
bello di vita
edulcorato di sano artifizio.

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