Lieve, delicato, efflato tonfo
di cotone intarsiato
in geometrie di rigida rugiada
vesti di bianco sorriso
la vecchia, farneticante, vivida cornice
di Milano, risvegliata sognatrice di mondi.
Simpatica, sorridente, buffa maschera
di ceramica polverosa, scivolata dal cielo,
ammanti il grugnire del tram,
soffocandolo in arioso abbraccio,
librandolo come un garrire di rondone;
acquieti le voci stridule dei corpi,
ingessati in delicate vesti,
musicandole qual voci d'infanti.
Come te i pensieri ...
Come te la poesia ...
Ella,
posatasi con l'avvedutezza d'un fringuello affamato
sulle diamantee guglie della cattedrale del reale,
le tornisce ... con la fragorosa forza d'un velo,
le dipinge ... inspessendo i contorni delle cose
ad esaltarne i contenuti,
le espone ... restituendo alle persone
la meraviglia di guardarsi attorno,
il piacere di contemplarsi,
con lo stesso stupore con cui s'alzano gli occhi
piume al cielo.
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