Voglio pensare di esserci nato così,
voglio credere di non esser cambiato,
per essere così.
Voglio credere che io sia perché io sono
Voglio a tutti chieder perdono.
Desidero ordinare i miei pensieri in un caos
non li voglio sottoporre nel rigido schema in cui nascono
li voglio sparpagliare,
Voglio dare caotico ordine
alla mia folle mente ordinata.
Desidero dormire, pieno di adrenalina
e desidero vivere sognando,
trascinandomi sul rombo di questa città
come su un cuscino
in una silente notte di quiete apparente.
Voglio avere ore come sale
voglio avere minuti come zucchero
ma, voglio essere una succosa pietanza
e che il mio destino sia il mio chef
No, non crediate che io sia un pavido
che rifugga la Responsabilità
No, non pensiate che io voglia scappare
da qualcosa che voglio definire: Responsabilità
la voglio con me
ma la voglio nella mia testa,
non nel mio stomaco.
Lo voglio, perchè sono arrivato fin qui
interrogandomi su cosa angustiasse la mia testa.
No, non è un assalto
non fu un assalto,
non è un assalto
lo sarà ...
Io voglio
Io posso
ma
non sarò.
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