giovedì 24 novembre 2011

Il Conte drammaturgo salpa con il veliero del Globe Theatre

Il Conte drammaturgo,
accovacciato nell'angusta grotta di selce
profonda crepa del velo di Maya,
la leviga con canti silenti d'apostrofi
l'accarezza con la soffice sommità dello stilo
la ferisce d'amore con il diamante dell'elegante piuma 

Il Conte drammaturgo
scivola nelle lande delle imploranti genti
biascica gli eterni lampi della sua poesia
mentre un volgo in madidi stracci
espugna la propria anima dal sudiciume che l'ammorba
contemplando le gesta degli eroi,
amanti in vita di tele pinte
in aggroggate distese di pace

Il Conte drammaturgo,
vinto trionfatore,
intaglia il cammino nella vita a cammeo della sua poesia.

Raggiunge vette di vissuto
mentre appaga il cuore nel baratro della perfezione.

Visita mondi rinchiuso nella Torre,
solleva monti intingendo il vello dell'angelo nella china,
soffia sulla storia nel suo cortese accarezzare le pagine della pergamena,
striscia sul terreno nell'aleggiare distaccato dei suoi passi,
bacia la sua donna con il dolce strale,
sguardo secreto dai suoi zaffiri
incastonati nell'oro del suo intelletto;

Danza nel tripudio d'una gioia non sua,
Sir William fu un'icona
lui, la profumata tempera
che rese Oro la lamina d'un lucente metallo
di parole sole.

Nessun commento:

Posta un commento