lunedì 2 aprile 2012

La colomba d'origami

Scorre placida tra eterne mura di carta:
la corrente, alternanza di flutti e rintocchi
accoglie l'ombra di Rialto prima che parta,
piange nel riso della Giudecca, Murano d'occhi.

Piega le sue volute sul mare:
San Marco, rombante di cinguettii,
leggiadro come papiro dall'ondoso vagare
chiuso a scrigno su veneziani borbottii.

Adagia i suoi edifici come vele
di sue piazze qual ponti, suo vento di miele:
Venezia bella di cristallo d'altra era
acquarello disciolto su tela di cera.

Apri le ali, libera da dettami
nel tuo volo sperato di colomba d'origami.

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