lunedì 2 aprile 2012

Lieto sono nell'incerto domani ...

Vibra l'aria attorno in ghigno immobile
vestita di rivoluzioni in bottiglia,
friggono pensieri sabbiosi sul legno del pontile
traccio mura di creta, lieve sciarpa di ciniglia.

"I tempi van cambiando" strilla la pagina,
strano a dirsi per il constante tagliar delle lancette
il tondo adunco piano dell'ora vespertina
di notti d'anime e giorni di frette.

Parole dicono cambiamenti di orizzonti immutanti
confezionati da piogge in marosi
mi pare l'ora di decisioni importanti
per noi pariah - braccianti famosi.

Tempi da riscrivere a sferzate di gomma
annegamenti di prassi leniti da sbronze di sogni,
è facile la soluzione se c'è un programma
per tutti la patria, a nessuno i bisogni.

Canticchia epitaffi dolce lettore
vivi ridendo l'attesa del giorno che muore.

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