Sabbia marrone entra nel mare,
tremula astante al fragore percosso
di quella tela sconvolta, che s'impone
ai miei occhi entusiasti sul treno.
Il mare s'è ripreso la sua amante,
il cielo fedele alleato di cenere
l'ha liberata dal formicare degli uomini,
per restituirgliela così, bella e nuda.
Sabbia marrone entra nel mare
spettatrice commossa d'una tragedia d'amore
scioglie le sue lacrime nei clarini dei flutti,
urla il suo dolore nella grancassa del maroso.
Mi scivola una lacrima dalla penna, è nera,
s'è fatto tardi e la galleria richiama
il treno al riposo, nelle sue viscere,
e me al refrattario ordine muto della vita.
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